COME SI VINCE UNA PARTITA A SOFTAIR?
Una domanda che spesso viene sottovalutata e sottintesa è: “Cosa bisogna fare per vincere la partita?” “Quale è l’obiettivo?” (come dissi io nel Funny Moments EP.3 “Io non ho capito che dobbiamo fare”).
Uno penserà “Cavolo, stiamo giocando a softair, di certo non bisognerà fare goal. Bene o male basta sparare agli avversari, eliminarli e il gioco è fatto”. Well yes but actually no, nel senso che dipende dalla modalità di gioco in cui ci si trova, infatti in alcuni casi si può anche vincere senza sparare colpi. Cosa? Non lo sapevi? Pensavi che nel softair ci fosse solo una modalità ovvero “sterminare” la squadra avversaria? Bene, allora sono sicuro che questo articolo faccia per te siccome sto per raccontarti alcune delle modalità più utilizzate dal nostro Team e chi lo sa… magari alla fine potresti prendere spunto e provarne qualche d’una con la tua squadra.
ATTACCO E DIFESA
La modalità più diffusa e utilizzata nel softair, in poche parole è lo standard. Per questa modalità è necessario dividersi in due squadre il cui obiettivo non è difficile da intuire.
Prima di iniziare la partita vera e propria viene stabilito un tempo per la fase di preparazione che va sfruttato al meglio in quanto le decisioni prese in quei minuti potrebbero rivelarsi decisive.
Squadra in difesa: Parte all’interno della zona di gioco e nella fase di preparazione deve cercare di schierare la miglior formazione per difendere la zona ed eliminare la squadra in attacco.
Squadra in attacco: Parte fuori dalla zona di gioco e nella fase di preparazione deve valutare tutte le entrate e come sfruttarle al meglio per poter espugnare la difesa.
Questa modalità si può giocare con l’eliminazione diretta (ovvero quando un giocatore viene colpito, alza il braccio e abbandona la zona di gioco) o con le rianimazioni (una volta eliminato, il giocatore deve rimanere fermo sul posto per un minuto. Se in questo arco di tempo un compagno di squadra riuscirà a toccarlo, rientra in gioco, altrimenti dovrà abbandonare la zona di gioco. Stessa sorte se viene toccato da un avversario; il tocco di quest’ultimo confermerà l’eliminazione).
VIP (SCORTA L’OSTAGGIO)
Ci si divide in due squadre, entrambe con una sorta di “base”. Una tra queste partirà con il VIP, un giocatore che va scortato fino alla base avversaria (questi può essere disarmato o armato di pistola; in quest’ultimo caso parteciperà in maniera attiva all’azione della squadra che lo sta scortando). Per scortarlo è necessario, ovviamente, uno o più membri della squadra.
“Cosa succede se vengo colpito?” Alla prima morte puoi essere rianimato tramite un tocco di un compagno di squadra, mentre dalla seconda in poi sarà necessario tornare alla base e aspettare 1 – 2 minuti. “Ok…e se viene colpito il VIP?” In questo caso è necessario che un giocatore aspetti con lui 10 secondi. La partita può avere una durata stabilita (se al termine di questo tempo non si ha un vincitore, vince la squadra che ha avvicinato di più il VIP alla base avversaria) o per i più temerari, può andare avanti ad oltranza.
CATTURA LA BANDIERA
Anche questa modalità come “Attacco e difesa” è molto famosa e presenta moltissime interpretazioni che variano da squadra a squadra. In questo paragrafo vi elencherò le due varianti utilizzate dagli Arrapaho:
Cattura la bandiera 1:
La fase di preparazione è molto simile ad “Attacco e difesa” ma con la differenza che una delle due squadre dovrà piazzare e difendere la bandiera, la cui posizione non è nota all’attacco. Se ve lo steste chiedendo, ci sono a disposizione due rianimazioni per ogni giocatore.
“Quando finisce la partita?” Quando uno dei due team viene eliminato o quando la squadra in attacco riesce a portare fuori dalla zona di gioco la bandiera. (NOTA: la bandiera non si può passare tra i membri della squadra, ma può essere droppata sul posto e quindi raccolta da un compagno).
Cattura la bandiera 2:
Qua entrambe le squadre giocheranno in attacco e la posizione della bandiera sarà nota a tutti. L’obiettivo sarà quello di portare la bandiera davanti alla propria base e contare 30 secondi a VOCE ALTA. Anche in questo caso ci sono due rianimazioni per giocatore.
KING OF THE HILL
Prima di iniziare viene decisa la zona da conquistare e lì vengono piazzati due timer (uno per squadra). L’obiettivo di un team è quello di attivare il proprio timer (e disattivare, se fosse attivo, quello della squadra avversaria). Vince la prima squadra che fa arrivare a ‘0’ il proprio timer.
“Se vengo colpito cosa devo fare?” Devi tornare alla tua base e dopodiché potrai ritornare in gioco. In questa modalità le rianimazioni sono infinite (dal momento che si gioca a tempo).
JUGGERNAUT
Questa modalità si può considerare una variante di “Attacco e difesa”, tanto è vero che rispetto alla versione tradizionale qua si trova la figura del Juggernaut, un giocatore munito di una replica “pesante”, dotato di immortalità per 10 minuti. In poche parole miete tutto ciò che si trova davanti… quindi meglio non incontrarlo (almeno nella prima fase di gioco).
In una partita del genere sono presenti due rianimazioni per giocatore in stile “King of the Hill” (ritorno in base e riprendo a giocare).
DEATHMATCH A SQUADRE (MINI TEAM)
Questa modalità l’abbiamo provata qualche volta e mi sento di consigliarla a tutti i giocatori dinamici che ricercano l’azione e non amano stare troppo fermi. Vengono fatte più squadre da massimo 3-4 giocatori, tutte con un punto di partenza diverso. C’è una minima fase di preparazione che servirà solo a valutare se si vuole assaltare un’altra squadra o provare a difendere la propria base. L’obiettivo? Resistere ed essere gli ultimi (insieme ai compagni di squadra) a rimanere sul terreno di gioco.